mercoledì 14 settembre 2011

Yes, weekend (?)

Anche per Aspirante Carrie Bradshaw è arrivato il primo weekend a Milano. Se vi aspettavate party esclusivi, fiumi di champagne e star sistem allora vi sbagliavate di grosso perchè, il primo fine settimana nella metropoli si è rivelato un emerito disastro.
Venerdi sera. Xander, Vanish e le amiche lesbiche mi invitano alla serata lesbica delle Saini. Partono per mezzanotte e, siccome ho casa libera, decido di approfittare dell'occasione per invitare un bel ragazzo che da tempo voleva passare a farmi visita. Ho però i minuti contati e, siccome lo tengo per le palle, decido di fargli concludere il tutto ad un'ora che mi consentisse di prepararmi al meglio per il mio debutto in suolo metropolitano. A mezzanotte esco di casa, Xander e Vanish non sono ancora partiti, ma io decido di provare comunque l'ebbrezza di un viaggio in discoteca con i mezzi pubblici così, senza nemmeno consultare gli orari. Va così a finire che mi ritrovo in Piazzale Susa senza un distributore di sigarette disponibile, una linea 38 che terminava le corse a mezzanotte e mezza, poca gente in giro, la periferia deserta. Attendo circa un'ora, sperando che i miei amici non siano così maledettamente in ritardo, poi mi rendo conto che ormai sono talmente sudato e stanco che è decisamente meglio rimanere a casa.
Poco importa, mi dico, mi rifarò.
Domenica sera non posso mancare al classico Borgo dove una cara vecchia conoscenza, ormai fidanzata, si sarebbe fatta viva. Un motivo in più per non assentarsi. Tento di nuovo la sorte con i mezzi pubblici ben consapevole che sì, Carrie Bradshaw non si sarebbe mai presentata ad un evento in tal modo ma che agli inizi anche lei non si poteva permettere un taxi. Nonostante un piccolo problema sulla linea rossa approdo in piena periferia (Porto di Mare) e mi accingo a raggiungere la discoteca. Arrivato là mi rendo però conto di una cosa: è sufficiente lavorare la domenica per un intero anno e sei automaticamente fuori dai giri. Facce nuove, gente nuova, concorrenza nuova... il mondo gaio sembra in fibrillazione ed io non ne faccio più parte. Facendomi strada tra la gente incappo però in vecchie amicizie con cui passare la mia serata non troppo esaltante, nonostante mi fossi bevuto a stomaco vuoto mezza bottiglia di Martini prima di uscire di casa. Poi, una volta tirata chiusura (3.00), l'amara sorpresa: "Merda, ed ora come torno a casa?". Metropolitane che chiudono a mezzanotte, taxi troppo cari per le mie carte di credito, io che non ho più le palle di chiedere un passaggio a sconosciuti. "Gambe in spalla, Aspirante Carrie Bradshaw, ti tocca tornare a piedi". Attraverso Piazzale Corvetto con il timore che qualcuno mi sbuchi alle spalle reclamando le francesine nuove che indossavo o, peggio ancora, la mia pochette contenente i pochi spicci per il cibo della settimana; arrivo a Porta Vittoria con i piedi doloranti per via delle mie scarpe nuove e inizio a maledire la città e la mia sfacciataggine perduta. Poi, alle 4.00, vedo all'orizzonte un pullman e scopro che va esattamente verso casa mia. Alle 4 e 30 rientro sudato, con vesciche ai piedi e maledettamente sano.
D'accordo, un weekend come questo nemmeno nella Bella Provincia sarebbe stato possibile, ma, pensandoci bene, iniziare direttamente dall'alto sarebbe stato troppo noioso. Questo sarà ricordato come il fine settimana più basso avvenuto in città, il primo, quello che si toppa perchè bisogna ingranare ancora un pò. Di certo c'è una cosa infatti: peggio di così in futuro mai potrà andare.

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