Inaugurare l'appartamento per Aspirante Carrie
Bradshaw significa una cena con le amiche dell'Unicatt, una serata di
chiacchiere, vino e cibo cucinato goffamente dal padrone di casa, mentre la
televisione al plasma sullo sfondo proietta immagini di un programma che
nessuno sta guardando. Inaugurare l'appartamento per Nicole invece
significa invitare un ragazzo per un bicchiere di vino, luce soffusa, tacchi
pronti all'uso (regalati da uno dei suoi amori estivi).
Quale modo ho scelto per primo? Ovviamente quello di Nicole.
Non appena gli Autorevoli Genitori hanno terminato il loro aiuto nello disfare
scatoloni di cose, Aspirante Carrie Bradshaw è corso in Corso Buenos Aires per
una capatina dai cinesi. A Nicole serviva una parrucca nuova: un'estate tra gli
alti e bassi delle sveltine in campagna avevano danneggiato quella precedente.
Così, mentre le donne vanno dalla parrucchiera, Nicky andava dai cinesi. In
fondo, lo sanno tutti che cambiare il taglio dei capelli significa cambiare
qualcosa nella propria vita. Cambiamento, questa era la parola d'ordine. E in
fondo per lei era come se qualcosa del genere stesse succedendo: era tornata a
Milano.
Con un sacco di uomini in lista. Il primo? Giacomo, 24 anni,
studente di scienze politiche a Bologna. Proprio il giorno prima stavo parlando
del debole che avessi per i ragazzi ricci e oplà, lui è saltato fuori. Seppur
di Milano, aveva scelto di studiare a Bologna e di tornare a casa nel weekend.
E, guarda caso, quello era il weekend giusto per conoscere Nicole. Nonostante
qualche piccolo intoppo iniziale, la conoscenza era partita a gonfie vele: era
intelligente, carino, sicuro di sè. Avete presente il classico ragazzo
sfacciato che mandereste a quel paese subito ma che in fondo vorreste limonare
all'istante? Ecco, lui era proprio così. Oltre che ben messo, chiaramente.
La prima sera a Milano la passai con lui e con la sua
passione per il mio fondoschiena. Era alla prima esperienza con una travestita,
ma seppe subito dove mettere le mani. Bevemmo un drink fumando sigarette,
Nicole con il vestitino nuovo, lui in camicia e il suo fascino da intellettuale figo. Improvvisamente il tempo si era
fermato: Giacomo era il tipo giusto: intelligente, bello, LUI era
il ragazzo giusto, in grado di prendere quello che voleva senza sentirsi
minimamente in dovere di chiederlo. Ah, era anche di buona famiglia.
"Hai delle bellissime gambe", mi disse poco prima
di infilarmi lingua (e poi cazzo) in bocca. Nicole si fece trascinare dalla
passione e insieme inaugurarono il divano. Sarebbe stata la prima scopata in
quell'appartamento, ma aveva un sapore diverso da quelle che sarebbero venute dopo. Rimasi a parlare con Giacomo
fino all'1 di notte e, a bottiglia finita, lui se ne andò. Non appena chiusi la
porta alle sue spalle, mi resi conto che non avrei mai potuto avere nulla a
che fare con lui. L'intellettuale figo milanese trasferito a Bologna per
studiare scienze politiche, espertissimo di Milano e di tutti i locali da
frequentare, aveva appena fatto con Nicole quello che da sempre era abituato a
fare con le sue donne: sedurle e lasciarle andare, con la soddisfazione di un
briciolo di esperienza in più rispetto a prima.
Alle 2 passate, ricevetti un sms "Ho dimenticato
l'ombrello. Un buon motivo per ripassare :) ". Non sapevo se sarebbe
realmente tornato, ma l'idea di una nuova conversazione con lui mi stimolò non
poco. Avevo appena scoperto il mio primo tesoro milanese (per quest'anno), ed io non avevo certo intenzione di fermarmi qui.
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