venerdì 7 ottobre 2011

Primo giorno in Unicatt

3 ottobre 2011, ore 13 e 27.
D'accordo, sono in piedi fuori dall'UniCatt, indosso le mie francesine e i miei pantaloni beige preferiti trovati in saldo da Mango e fumo una sigaretta che sicuramente mi farà venire mal di testa per tutte le due ore di lezione di Psicologia. Intorno a me centinaia di studenti universitari cattolici corrono e socializzano come converrebbe per un primo giorno di lezione. Peccato però che il primo giorno di lezione per il mio corso era lunedì scorso, ovvero il giorno stesso del mio esame di cinese. Inizio tardando di una settimana. In fondo, però, riflettendo a pranzo con l'Adorata Cugina di fronte ad un'insalata, arrivare in ritardo ha i suoi vantaggi. Insomma, pensateci bene, tutti già inquadrati, ormai abituati a fare lezione l'uno con l'altro, si vedono arrivare me, con la mia borsa in vera pelle di bufalo, il più giovane del corso e stiloso solo come un organizzatore di eventi/giornalista/addetto stampa potrebbe essere. Insomma, sarebbe di certo un buon modo per incominciare: penseranno che io abbia troppi impegni per iniziare come tutti l'UniCatt in tempo e diventerò subito il Ragazzo Impegnato Del Corso, quello in carriera, che è talmente avanti con gli studi da potersi permettere di saltare la prima settimana di lezione. E tutti mi guarderanno con ammirazione e stima. Oh sì.
Mentre fantastico sul mio arrivo, mi dirigo verso l'aula che l'Adorata Cugina mi aveva indicato. Nemmeno il tempo di entrare e un grosso crocifisso si impone di fronte a me. Tutt'intorno decine e decine di studenti in gruppi continuano a parlare lanciandomi qualche occhiata quando capita.  
Prendo il primo posto che mi capita a tiro, quello nè troppo indietro,per evitare di fare l'asociale, nè troppo avanti, per evitare di fare il secchione. Mi siedo appoggiando la mia fantastica borsa che tutti sicuramente avranno notato nel posto a fianco al mio. Eccomi lì, seduto in UniCatt, una delle università più prestigiose di Milano! Ora non devo fare altro che aspettare che qualcuno si avvicini, qualcuno dotato di buon gusto e di stile, come si addice ad un organizzatore di eventi. Insomma, qualcuno dovrei pur attirare, no?
Mi sento tirare dietro. Oh, finalmente qualcuno che vorrà chiedermi da dove salto fuori, chi sono o complimentarsi con me per le mie nuove francesine. Mi giro. "Scusa" mi chiede una ragazza "hai letto l'articolo che c'era da preparare per oggi?". Ok, non era certo quello che avevo pensato di sentirmi dire. Oddio. Niente panico Aspirante Carrie Bradshaw, niente panico. Sei alla tua prima lezione, il professore capirà che non hai potuto frequentare la settimana scorsa. Sei il giovane della classe, l'impegnato del gruppo, capirà sicuramente. Cerco di fingermi sicuro di me iniziando a parlare con Eleonora, che si rivela essere della Bella Provincia, quando mi illumino: a due posti da me, solo, si è appena seduto un bel ragazzo. Il più bello del corso. Ok, Aspirante Carrie Bradshaw, niente panico. Cerco di fingermi indifferente quando durante la lezione mi passa il foglio delle firme e anche quando durante la pausa ci incrociamo nello stesso momento in cui decidiamo di fare domande a Eleonora. Fingo di capire tutto della lezione, ed annuisco a qualsiasi cosa dice il professore, anche quando accenna all'articolo in inglese assegnato per oggi. Ma fa tutto parte del piano, io ho tutto sotto controllo, ho un figo a distanza ravvicinata.
Alla fine della lezione io ed Eleonora usciamo e lui ci passa davanti.
D'accordo, ho trovato subito un buon motivo per iniziare a frequentare le lezioni in UniCatt.

Nessun commento:

Posta un commento