sabato 9 luglio 2011

Avventure pop(porno)

Ultimamente la mia vita stava prendendo pieghe che solo un film porno abilmente scritto avrebbe potuto pensare.
Complice una vita di reclusione forzata in cui studiare sarebbe dovuto essere il mio unico passatempo, scoprii che il web nascondeva i suoi "tesori" per chi sentiva il bisogno di sfogare le proprie irrequietezze. 
Quattro settimane fa c'era stato il broker italiano tornato dalla Spagna per lavoro, tre settimane fa il militare che ha voluto un rapido servizio a domicilio, due settimane fa un pompiere un pò troppo loquace, settimana scorsa un probabile riccone festaiolo e la scorsa notte una fuga in piena notte.
Perchè sì, con la casa completamente libera ed i genitori a Santo Domingo per le vacanze, Aspirante Carrie Bradshaw, reduce da una serata lavorativa con tanto di foto di Thyago Alves (se non sapete chi è, ricordate il modello dell'Isola Dei Famosi 7), sapeva di non avere sonno, e che cercare compagnia era la cosa migliore da fare per stancarsi un pò.
D'altronde, come Holly Woodlawn mi aveva insegnato, bisognava approfittare dei maschi convertibili. E quando trovai un ventiduenne con casa libera a soli 20 minuti da me, capii che non potevo lasciarmelo scappare. Mi invitò da lui, mi telefonò, mi spiegò dove abitava e poco importava se da lì a 3 ore si sarebbe dovuto svegliare, voleva un gioco di bocca. Sì, perchè, e qui viene il bello: erano la bellezza delle 4 del mattino.
Potevo scegliere: o mi rintanavo a letto in compagnia di Vanity Fair oppure accorrevo nel suo letto in sua compagnia. 
E qui iniziarono scene singolari: io che mi preparavo in fretta e furia per non tardare, io che cercavo di spingere la macchina spenta fino a fuori del cortile per non svegliare i vicini, io che correvo in macchina, con il cielo albeggiante, in direzione della Bella Provincia. Sapevo che dovevo rischiare, l'estate è fatta anche per questo, in fondo.
Arrivai a casa sua con un gran ritardo e dopo le formalità, una sigaretta gentilmente offerta ed un cambio d'abito, mi ritrovavo nel suo letto matrimoniale nel suo grandissimo appartamento con la faccia in mezzo alle sue gambe. Aveva un fisico perfetto, 4 tatuaggi nei posti giusti, un arnese che parlava da sè.
45 minuti dopo ci trovavamo nel suo bagno per le pratiche post-nottata e lì venni a sapere che il tale non solo era fidanzato, ma aveva pure un'agenzia. Mi offrì una seconda sigaretta e rimasi da lui fino alle 6.
Tornai a casa con i pulmini dei muratori che stavano andando al lavoro e il sole che sorgeva, musica alta, finestrino abbassato.
Alle 6 e30 mi misi a letto, terminai Vanity Fair e mi addormentai. Ne era davvero valsa la pena.

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