venerdì 11 febbraio 2011

Wo xuexi hanyu, ovvero: lo svantaggio del non frequentante

Come tutti gli esami che si rispettino, il mio orale di Cinese2 arrivò puntualmente lunedì mattina, alle ore 10e30, dopo un'intensa domenica di lavoro.
Onestamente più che ansioso per la prova orale che mi avrebbe aspettato, non vedevo l'ora di concludere la tortura che ormai mi stava togliendo, oltre che il mio equilibro psichico, anche quello sociale, dato che ormai anche l'ultimo sabato sera l'avevo trascorso in casa, a studiare fino alle 3.
L'orale si prevedeva già una grossa sfida: farmi parlare in cinese. E più precisamente, si articolava in: una prima parte di lettura con annesse domande di comprensione, interrogazione di grammatica (in italiano, per fortuna) e infine una delle 9 conversazioni che avrei dovuto preparare e che comprendevano, tra tutte, il prenotare una camera d'albergo, telefonare, dare indicazioni stradali a chi si era perso. E così via.
Poichè l'esame si sarebbe tenuto alle 10e30 nello sfortunato edificio situato a mezz'ora a piedi dalla stazione, decisi di arrivare con calma alle 9e30 in modo di ripassare, in fondo, pensai, sarei stato l'ultimo degli studenti ad essere interrogato, visto che andava in ordine alfabetico. Avrei avuto tutto il tempo necessario a colmare le mie lacune un pò troppo ampie. E mi misi ad aspettare.
Ma alla bellezza delle 10e35 ancora nessuno si era presentato. Ok, mi dissi, niente panico, si tratterà di un semplice ritardo, arrivare in ritardo a Milano è ormai una cosa scontata, sì, si tratterà di un semplice contrattempo. Arrivò un'altra ragazza che già avevo visto allo scritto, aspettammo, e quando scoccarono le 10e45 capimmo che forse c'era qualcosa che non andava. Chiedemmo al bidello e subito scoprimmo la realtà: l'esame, come aveva annunciato la professoressa durante lo scritto, si sarebbe tenuto nel suo ufficio nell'edificio vicino alla stazione. Imprecai; mi ero svegliato alle 7 ed avevo percorso un chilometro a piedi per stare ad aspettare un esame che invece si teneva ben più vicino alla stazione?
Per fortuna la suddetta ragazza aveva una macchina e mi diede uno strappo. Ma in fondo io ero calmo, sarei stato l'ultimo ad essere interrogato. Mezz'ora di ritardo non l'avrebbe notata nessuno.
Arrivai sereno e sorridente di fronte all'ufficio, dove già mi attendevano le mie indivisibili compagne Nanny e Darry e l'impegnatissima Cin. Il tempo di posare le cose e ricevetti il mio secondo colpo per la mattinata: tempo 10 minuti e sarebbe toccato subito a me; cambio di programma: si procede non più in ordine alfabetico, bensì per ordine di iscrizione. 
Fui lì lì per svenire. Non senza prima maledire la professoressa di cinese (che aveva spostato l'aula senza segnalarlo sul sito come tutte le persone normali, ma semplicemente annunciandolo a voce), la mia ansia all'iscrivermi subito ad un esame che nemmeno volevo affrontare, l'ordine d'iscrizione che mi vedeva quarto anzichè decimo e soprattutto, chiunque avesse inventato la lingua cinese. Con l'arrivo di Clementia le cose non cambiarono ed ebbi a malapena il tempo di recuperare le mie fotocopie per poi entrare nel lugubre ufficio. Mi aspettavano la Finissima Professoressa Babala e la stupida madrelingua Jia, con un sacco di fotocopie pronte per me. Esame:

Lettura: mi consegnarono un brano semplice di cui non ricordavo qualche carattere ("Dio fa che il tempo voli e che tutto finisca il prima possibile, non so quanto potrò parlare");
Comprensione: su 3 domande poste dalla Jia ne capì al volo solo 1, le altre due solo dopo una serie di gesti, mezze traduzioni, risate e aiutini ("Maledetta cinese, parla piano no?!");
Grammatica: argomento facile e superato bellamente (" Fantastico, con questa domanda, visto che posso parlare italiano, fugherò ogni dubbio sulla mia preparazione e farò capire come il cinese, sebbene non faccia per me, in quanto a grammatica mi è decisamente congeniale");
Conversazione: prendere in prestito un libro in biblioteca ("Merda! Il dialogo che non ho preparato, che dico? Ok, cerchiamo di porre fine al triste siparietto il prima possibile");

Al termine della mia patetica performance, le due iniziarono a confabulare in cinese. Nessuno mai, eccetto Cin, aveva abbassato con l'orale lo scritto, mi avrebbero di certo confermato il voto se non addirittura alzato.
Babala iniziò "Aspirante Carrie Bradshaw (ndr) devo dire che all'orale ha parecchie difficoltà, possiamo darle al massimo un 18, che, con il 22 dello scritto, fa 20. E' un vero peccato perchè in CineseI aveva preso 27, e fare uno scritto come il suo al primo tentativo non è cosa da tutti, però ha davvero parecchi problemi nell'orale, come mai non ha mai frequentato le lezioni? Lavora?" e la Jia, di fianco, mi guardava con uno sguardo di soddisfazione che lasciava ben poco da intendere, visto che le uniche due volte che mi ero presentato a lezione lo scorso anno, mi aveva invitato caldamente a seguire il corso da frequentante.
Io, scandalizzato, "Bè sì, poi sa, trovo il cinese molto difficile e non è un esame che tenevo a dare"
"Lo so però se avesse frequentato non avrebbe avuto tutti questi problemi all'orale, sicuro di non volere rifiutare il voto?"
"Assolutamente NO" dissi, presi il libretto, firmai e me ne andai.
"E cerchi di frequentare il prossimo semestre, sennò CineseIII non so se lo passerà, specialmente perchè le ore con la Jia aumenteranno" mi urlò mentre ero all'uscita.
Scioccato per aver realizzato due record in una volta sola (voto più basso della carriera accademica e l'essere riuscito, dopo Cin, ad abbassare lo scritto con l'orale) andai a pranzo con Clementia tutto sommato soddisfatto per aver almeno passato l'esame dei miei incubi. L'avevo presa riccamente in quel posto, specialmente perchè non avevo frequentato e fui decisamente sorpreso quando scoprì che Nanny e Darry, le due colleghe inseparabili che avevano tentato l'esame per ben 3 volte, avevano alzato i voti dello scritto di ben 2 punti a testa. Guarda caso, loro avevano frequentato. Non potevo preoccuparmene: il 22 ed il 28 mi avrebbero aspettato altre due imprese accademiche, non avevo tempo da perdere.

Oggi sono venuto a sapere che due mie compagne sono state bocciate all'orale. Per fortuna qualcuno che ha abbassato lo scritto c'è. Sono in buona compagnia.

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