lunedì 4 marzo 2013

Cambiare sponda

Una travestita deve saper anche guardare altrove. Sapersi adattare, fare della propria femminilità in un corpo da uomo un pregio e provare a tornare sui suoi passi. Perchè in fondo nulla è irreversibile. E poi solo gli stupidi non cambiano idea. Ecco perchè devo tornare a fare sesso con un ragazzo gay.

Sapete tutti che io mi travesto perchè amo gli etero. Sapete che io i gay li chiamo amichevolmente froci. Sapete anche che non faccio sesso con un ragazzo gay da parecchio. E, se avete anche buona memoria, dovreste ricordare che, quando a maggio dello scorso anno mi vidi per un paio di sere con un ragazzo gay conosciuto su Twitter, in realtà la cosa che mi allontanò era il fatto che non fosse etero. Perchè, nel caso in cui non lo capiste, io ho un blocco. Non basta andare con un uomo o con una travestita per rendere un ragazzo omosessuale. Che vi piaccia o no è questione di modi, di atteggiamenti, di stile nel vestire. Se io, femminile per eccellenza, dovessi frequentare un ragazzo gay come il 90% dei gay che vivono a Milano, mi sentirei completamente lesbica. Ecco, perchè amo gli etero. Io voglio vivere la viritità, sentirla dentro.
"Uccidi Nicole e torna a fare il gay", mi dice mia cugina Iriza alla nostra abituale cena giapponese, "i gay sono tutto. Hanno le chiavi della città. Ho visto gay rischiare il fallimento e, con una scopata con la persona giusta, tornare in auge. Avresti molto da imparare". Ho provato più volte a entrare nell'ottica di una relazione gay ma, seriamente, proprio non mi ci vedo. Come potrei mai pensare alla fedeltà di un ragazzo gay con tutti i social network per incontri gay che ora ci sono? Grindr, Romeo, Bear... la vita per un gay attivo è tutta in discesa. Per uno passivo come me invece no.
Mi sorbivo l'ennesimo cazziatone da Iriza, quando, sotto Natale, sentii una vecchia conoscenza frocia mia amica di Facebook. Si tratta di un dj che, a detta di Iriza, è uno dei pezzi grossi nell'ambiente omosessuale frocio. Una sorta di Andy Warhol dei giorni nostri, per dire. Nonostante i suoi 29 anni, i suoi tentativi di presentarmi un suo vecchio trombamico e mai un incontro dal vivo, tra me e lui c'era del feeling. Oltre a essere molto carino fisicamente, aveva anche quella testa che cercavo: creatività e qualcosa da dire. Alternativo quanto basta, sarebbe potuto essere il mio primo ragazzo gay del 2013. 
1 gennaio. Ore 23.30. Su RaiMovie mettono "La notte dei morti viventi" di Romero. Un cult. E, poichè so che lui ama il cinema ed io vado matto per gli horror, gli scrivo un messaggio su whatsapp. "Danno Romero su Raimovie, guardatelo", "Già visto. Adesso sto salutando un'amica, ti va se tra poco passo da te?". Merda. Avevo appena ricevuto un ragazzo etero, e pensavo che come scopata il primo gennaio fosse sufficiente; ma, dato che dovevo seguire i consigli di Iriza non era il caso di fare lo schizzinoso e scrissi "Certo, puoi passare quando vuoi". A mezzanotte e mezza lui suona il citofono. Ci siamo, penso, finalmente conoscerò il pezzo grosso di cui Iriza va matta, magari diventeremo super amici e faremo tante cene assieme a Iriza che si complimenterà con me per la capacità ad aprirmi a nuovi orizzonti. Un personaggio così importante sta venendo in casa mia! Niente panico. Invece apro la porta e, dopo un "ciao" accennato, mi ficca la lingua in bocca. Improvvisamente mi sento strano. Sto limonando con un tizio dai capelli ricci, vestito trasandato e con i brillantini nei capelli. Mi prende per mano e mi porta davanti al letto, si toglie lo zaino, il cappotto e continua a baciarmi sussurrando di tanto in tanto "sei bellissimo". Io, imbarazzato, non so che dire. Vuole parlare? Vuole scopare? Vuole conoscermi? Niente panico, in fondo, non stai facendo altro che del sesso, quello che fai ogni volta in cui ti vesti da Nicole. Sii professionale e intraprendente. Lui si sdraia sul letto nudo, poi mi toglie la maglietta e mi slaccia i pantaloni. Non ce la posso fare, mi dico, non è una cosa che posso fare. Decido allora tatticamente di dedicarmi al pompino, di modo che lui, una volta venuto, non si concentri sulle mie parti basse. Così rimango lì, con il suo cazzo in bocca, torso nudo rimpiangendo la mia folta parrucca, i miei tacchi e le mie autoreggenti. Avevo davvero il blocco della travestita? Ero davvero così abituato a fare sesso vestito da donna da non riuscire più a farlo normalmente? "Ti voglio venire addosso". Eh? Se lo scorda, mi dico. "No dai, vieniti addosso tu. A me non va di farmi venire addosso", "No dai ho voglia di schizzarti addosso" continua, io cerco insistentemente di oppormi alla sua richiesta "no tesoro dai, perchè non mi mostri come vieni addosso a te?"; subito, come una ragazza schizzata, mi urla "TI HO DETTO CHE NON MI VA DI VENIRMI ADDOSSO; COME NON VA A TE A ME NON VA DI SCHIZZARMI ADDOSSO". Cala il silenzio. Io sono basito, lui continua "ECCO, ORA MI HAI FATTO ANCHE PASSARE LA VOGLIA". Cerco di ripensare a quello che mi aveva sempre suggerito Iriza, e che in fondo il mondo frocio non è così male. Nessuno lascia la casa di Nicole senza venire, così lo feci alzare in piedi e conclusi il mio lavoro facendolo sborrare sul pavimento. Sperma ovunque: sui miei jeans, sul parquet appena pulito, un litro di sperma si era riversato nel mio monolocale. Pulisco il tutto in maniera diligente, ripetendomi che mai più avrei fato venire a mezzanotte passata un tipo frocio per farmi fottere la bocca (o, per lo meno, senza prima chiedergli dove gli piaceva sborrare). Fumiamo una sigaretta e cerco di portare avanti una conversazione inutile, stupida, completamente portata avanti dal sottoscritto. Io, che cerco di fare domande per conoscerlo e capire di più sul suo mondo, mi rendo sempre più conto che in fondo un egocentrico come lui non potrebbe mai diventare una persona da vedere frequentemente. E che i mille discorsi che lui aveva fatto nei mesi scorsi, in realtà non erano altro che stupidi spunti per portarmi a letto.
Lo saluto sperando di non avere mai più un'altra serata simile e, mentre ripulisco il pavimento dagli ultimi residui che temo siano rimasti a terra, mi rendo conto che gli etero sono decisamente meglio: grazie a Nicole sono più forte e distaccato, loro mi venerano e faccio sesso come mai potrei fare con un frocio. Ciao vita gaia, io sto sull'altra sponda!

PS: il giorno dopo vidi, su Facebook, le foto della serata precedente organizzata per Capodanno dal dj. Era vestito solo di pellicola trasparente (a mò di tubino) e indossava un paio di stivali alti. Se l'avessi visto prima nemmeno l'avrei fatto entrare in casa.

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