lunedì 17 gennaio 2011

Sexual Rebirth

Mentre il mio periodo di astinenza proseguiva senza alcun intoppo e mi trovavo indaffarato a dividermi tra lavoro ed un esame da preparare, la mia libido aumentava a più non posso.
Nonostante avessi potuto usufruire della mia ultima preda etero per due esercizi orali, notavo come il mio senso di inquietudine si faceva ancora sentire. E tanto, anche.
Fu così che grazie ad una chat abbastanza blanda e malfamata, iniziai a frequentare lo strano mondo del sesso virtuale: ragazzi che si mostravano in cam, vecchi che racimolavano nuovi amanti e uomini sposati che cercavano "nuove esperienze", ma anche ragazzi etero parecchio eccitati, carini e soprattutto, curiosi.
Incappai per sbaglio in un tizio che, casualmente, abitava proprio vicino a me, nella Bella Provincia, a 15 minuti di distanza da casa mia ed anche etero. Se inizialmente mi aveva scambiato per una ragazza e mi aveva dato il suo indirizzo Email, di fronte allo scambio di foto ebbe qualche perplessità nel sapere che Aspirante Carrie Bradshaw in realtà era un maschio, ma appena disse "Però fare qualcosa con un maschio sarebbe intrigante", capì la mia missione. Tutto faceva parte di un piano divino prestabilito. Si trattava di un segno: dovevo regalare a Riccardo la sua prima esperienza omosessuale.
La prima sera fu un buco nell'acqua.
La seconda una conversazione in cui cercavo di vendermi al meglio.
La terza sera, giovedì, mi invitò da lui. In genere non facevo queste cose, ma io avevo alle spalle 10 mesi di astinenza sessuale, un pò di esercizio da fare per non dimenticare l'ABC dei preliminari e, cosa più importante, un etero che doveva tastare nuovi territori. D'altronde, pensai, Carrie Bradshaw non avrebbe mai acconsentito che un ragazzo giovane come me si privasse di un'esperienza così interessante.
Affrontai la nebbia, il freddo e le strade sperdute per ritrovarmi in un paese altrettanto sperduto in cerca della via che mi era stata indicata e parcheggiai.
Il tempo di raggiungere la porta di casa sua e mi trovai di fronte un ragazzo molto carino: alto, rasato, occhi azzurri, spallato, molto etero e pugliese. Mi invitò a bere Vodka e fumare una sigaretta, e lì mi raccontò di essere fidanzato, di lavorare come buttafuori in alcuni locali di Milano (vedi: è spallato), e di essere curioso di cosa avrei potuto fargli mettendomi semplicemente in ginocchio.
Andammo in camera da letto e lì tutto avvenne da sè: si spogliò, si godette l'istante, apprezzò e poi fece una cosa assolutamente inaspettata: mi chiese se avevo con me un preservativo.
Fortunatamente da mesi avevo in borsa un preservativo per un eventuale caso di emergenza che si rivelò provvidenziale: mi spogliò e facemmo sesso.
Ancora non posso descrivere quello che ho provato, dico solo che dopo 10 mesi di sonno sessuale, questa era la migliore sveglia che potessi desiderare. Avevo convertito il mio terzo etero. E non mi ero mai sentito così bene.
Uscendo da casa sua soddisfatto, non potei fare a meno di sperare che il senso di colpa per aver sperimentato nuovi orizzonti non lo sopraffacesse e che conservasse almeno il mio numero nell'eventualità che si sentisse ancora caloroso. Avere criterio aveva dato i suoi frutti: grazie a Riccardo ero rinato sessualmente.
Che la caccia al prossimo etero da convertire prosegua!

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