lunedì 10 gennaio 2011

Inquieto

Da circa un mese è iniziato il periodo di preparazione agli esami. Ed è quindi normale che la routine cambi: sveglia alle 11 e oltre, studio, pranzo, pc, studio, cena, doccia, studio frammisto a pc e letto alle 2 di notte.
In tutta questa questa quotidianità però, con una vita sessuale ormai vuota e nessun papabile ragazzo all'orizzonte, può capitare di sentirsi un pò inquieti. Che fare, dunque?
La risposta mi si profilò una mattina di inizio dicembre, quando, ancora assonnato, trovai su Facebook la richiesta d'amicizia di un tizio, tale Spike, nella cui foto metteva in mostra solo il fisico. Mi risultò chiaro che c'erano due opzioni: A) o si trattava di un mio nemico in pieno umore di burle, B) o si trattava di un ragazzo che aveva creato un profilo fittizio per conoscere nuove persone con cui intraprendere non certo una relazione seria.
Nemmeno il tempo di terminare di sistemare la camera che Spike mi scrisse e dopo qualche battuta capì che l'opzione A sarebbe dovuta essere accantonata.
In sintesi, dopo un paio di giorni in cui mi scriveva, sapevo di Spike che era un ragazzo della mia età, etero, studente di economia, che abitava nella Provincia e, guarda caso, interessato a provare un'esperienza con un ragazzo. Fu così che una sera fredda e tranquilla, mi diede appuntamento per un faccia a faccia. Che tradotto voleva ovviamente dire: mi sono deciso a farmelo succhiare da un ragazzo.
E infatti, nemmeno 5 minuti dopo ci trovavamo in zona industriale, sulla sua 500 nuova, a dar vita alla sua fantasia: io che glielo succhiavo, lui che godeva.
L'eccitazione volle che ci mise pochissimo ad arrivare al dunque: solo 1 minuto e 30 secondi. Ma poi, deciso come non mai a non mollare la presa, passammo al secondo round, e lì ci mise decisamente di più.
Tornai a casa intorno a mezzanotte e mezza, con dei capelli completamente spettinati per la foga di Spike e la soddisfazione di aver convertito un etero. Questo era il genere di serata che serviva ad uno che come me inziava a sentirsi sempre più inquieto.
Il giorno seguente mi scrisse di essersi trovato bene, e così fece per tutto il mese successivo. Peccato però che aveva abbandonato la sua vena sperimentale e che, per il momento, considerava chiusa l'opportunità di provare a farselo succhiare da un maschio. Avevo forse fatto ricredere un papabile ragazzo bisessuale?
Non lo sapevo, e di certo non era per merito del mio metodo, che lui classificò come "impareggiabile" rispetto a qualunque ragazza venuta prima di me, ma tornai di nuovo nella mia ruotine, in attesa di un nuovo ragazzo convertibile e carino.
Ripresi ad alzarmi alle 11, pranzare tra un libro e l'altro, stare al pc e a sentirmi inqueto.

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