venerdì 14 gennaio 2011

Sa-Sa-Sa-Saldi!

Tra tutte le cose esistenti al mondo, solo una poteva farmi riprendere dal mio umore ormai abissale: i saldi.
Premessa: sono uno sfigato. Aspirante Carrie Bradshaw infatti la mattina del primo giorno di saldi non si trovava in fila a qualche outlet o in via Montenapoleone in attesa dell'apertura del fashion store con i prezzi più accattivanti come qualsiasi brava e giusta Carrie avrebbe fatto, bensì si recava stancamente al lavoro.
Converrete dunque che mi erano accadute due disgrazie in una: saltare il primo giorno di saldi (disgrazia per gli shopping addict come me e Rebecca Bloomwood) e affrontare da commesso la ressa di clienti assatanati del primo giorno di saldi (disgrazie per tutti i commessi con un minimo di buonsenso).
Ma si sa, non si può non seguire il proprio istinto, così mi sono messo in viaggio con qualche minuto di anticipo in modo da poter buttare qualche occhiata ai negozi del centro commerciale in cui lavoro ed iniziare a strisciare la mia carta di credito. Il frutto è stato un misero paio di boxer: 14 secondi per sceglierli, 6 minuti e 43 secondi in fila alla cassa.
Ecco, se si tiene conto del fatto che poi, in luogo dello studio per un esame sempre più vicino, non ho più messo piede in alcun centro commerciale o simile, allora a poco più di una settimana dall'inizio dei saldi e senza niente ancora di nuovo nell'armadio, la situazione era davvero grave. Carrie Bradshaw non avrebbe aspettato un minuto di più: si sarebbe armata di borsa e tacchi, e sarebbe uscita alla conquista dello stile.
Ci pensai martedì mattina a sopperire alla mancanza: assieme all'Adorata Cugina ho acquistato: 2 pashmine (urgeva quella di colore marrone), 2 paia di boxer (non ne acquistavo uno da un sacco), 1 giacca in pelle marrone (l'ho nera, ma mi serviva anche marrone), 1 camicia in denim (ne ho una chiara, ma scura fa sempre la sua sporca figura), 1 giacchettina impermeabile marrone a quadri (può sempre servire, dato che il tempo di Milano è molto imprevedibile), 1 paio di jeans NON in saldo (la commessa mi ha fregato) e, infine, il profumo del mio cuore, Womanity, di Mugler (era urgente e soprattutto aveva un prezzo vantaggioso).
Per qualche giorno la mia sete di shopping è stata placata, in attesa di nuovi impulsi vi lascio con i 3 capi che non potete non acquistare in questo periodo di convenienza:


A. PASHMINE&ACCESSORI VARI: li trovate scontati, a prezzi irrisori, ovunque. Tanto vale approfittarne per regalarsi quella pashmina o quella collana che avevamo adocchiato mesi addietro;

B. CHIODO IN PELLE: ce ne sono di tutti i tipi e colori. Anche verdi. E quando una cosa diventa anche di colore verde è segno che ne va assolutamente avuta almeno un capo nell'armadio;

C. PANTALONI IN VELLUTO A COSTE: meglio se larghi, in colore sabbia, con cintura marrone. Hanno prezzi vantaggiosissimi e inoltre fanno sempre comodo per staccarsi dal solito jeans. Ne ho provati tre paia, ma nessuno faceva al caso mio: se non sono aderenti non li porto.

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