sabato 2 ottobre 2010

Chi ben inizia...

Ieri pomeriggio, mentre mi trovavo indaffarato nello schematizzare libri di un esame che non ero riuscito a dare per motivi lavorativi, il mio amico nonchè collega Sam mi ha scritto un sms. Si trattava di questioni professionali: in sostanza ero stato confermato come commesso ed il mio contratto sarebbe stato rinnovato. Evidentemente il mio operato, prima come full e poi come part time, aveva dato i suoi frutti ed io ero stato premiato. Yeah!
Ma la cosa più interessante era che il rinnovo non comprendeva, come d'abitudine per quel negozio, un solo mese, bensì due. Mi ritrovavo così a notare che per ottobre e novembre potevo stare tranquillo, avrei avuto denaro a disposizione esclusivamente per me ed il mio shopping. Un vero idillio. Una vera soddisfazione che poteva almeno alleggerire lo smacco che mi aveva portato a rinunciare all'ultima fatica accademica di Etnolinguistica, rimandata a gennaio assieme a Cinese II, un altro esame-spauracchio di Aspirante Carrie Bradshaw.

Ma a 2 giorni dal mio debutto in UniBi, con la soddisfazione per l'apprezzamento delle mie imprese da commesso, i dubbi si infittirono: sarei riuscito ad intraprendere una doppia vita? Studente 5 giorni a settimana e commesso in un negozio di scarpe per 2? Capii che era quello che in fondo desideravo da giugno e forse anche prima. Unire pratica (retribuita) alla teoria dei libri dava un senso ai miei 21 anni oltre che alla mia vita sentimentale ormai monotona e tranquilla. Potevo forse fallire?
Ci pensarono Xander e Clementia a tirarmi su: avevo una media alta, solo due esami indietro e sicuramente la mia diligenza mi sarebbe stata di grande aiuto. Ce l'avrei fatta, parola mia.
Rimasi fedele alle mie convinzioni fino ad oggi alle 13, quando venni a sapere da una mia compagna di corso che entro il 30 settembre avrei dovuto pagare la prima tassa universitaria dell'anno ed io me ne ero bellamente dimenticato.
Morale: 50 euro di mora, imprecazioni al cielo dovute alla mia scarsa attenzione (svegliatasi con due giorni di ritardo), calcoli per capire quanto questi soldi avrebbero pesato sulle mie finanze e la (seconda) prova che aumentando gli impegni avevo diminuito la mia attenzione da studente, finora impeccabile.
Un esame spostato, una rata pagata in ritardo ( con l'aggiunta della mora dal valore di 50 euro, stesso prezzo della giacca in pelle che volevo acquistare) e aumento di turbamento. Chi ben inizia...

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