venerdì 18 marzo 2011

Come un programma televisivo ti influenza la giornata

Da quando Real Time è entrata in casa mia, gli equilibri sono cambiati.
Ho imparato a costruire nuovi oggetti con materiali di recupero assieme a Paint Your Life, mi sono appassionato alle gare in cucina tra completi estranei in Fuori Menù, ho appreso le regole fondamentali per fare bella figura con ospiti a cena grazie a Cortesie per gli Ospiti e sono stato portato a rivalutare l'importanza del mediatore immobiliare grazie a Paola Marella, la conduttrice glamour di Cerco/Vendo casa disperatamente.

Ma il programma che più di tutti ha lasciato il segno nel mio quotidiano è, strano ma vero, nientepopodimenoche: Ma come ti vesti? Trama: un caso umano senza il minimo gusto nel vestire, viene preso per mano da Carla Gozzi ed Enzo Miccio e lentamente apprende l'ABC dell'abbigliamento. Occasioni d'uso, bei capi, chicche su cosa indossare e cosa non. Inutile dire che il risultato è sempre strabiliante.
E' bastata la prima puntata. Da quel lontano giorno, ogni volta che mi trovo di fronte all'armadio indeciso sul da scegliere, la mia coscienza vede comparire di fronte a me le facce severe di Enzo e Carla che aspettano di pronunciare la fatidica frase: "Ma come ti vesti?!".
Grazie a loro ho imparato che: le camicie nel guardaroba non devono mai mancare (una ragione per acquistarne tante altre in più), occorre lasciare spazio al colore (una ragione per acquistare qualche cardigan più colorato), uscire di casa senza alcun accessorio non solo è out, ma è anche penalmente perseguibile (più pashmine per me).
Insomma, come se già non facessi già sufficientemente caso a quello che indossavo per recarmi in UniBi, da qualche mese prepararmi per andare a lezione è diventato un lavoro certosino. D'altronde il programma si svolge a Milano, non sia mai che possa venir prelevato per qualche ritocco. Non sembra esserci il rischio, ma è sempre meglio esserne sicuri.



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