lunedì 14 giugno 2010

PDAS, numeri e gelosie

Sabato sera ho commesso il mio primo PDAS (Peccato Da Amico Single).
Nonostante avessi in programma da poco una serata tranquilla con Sam, venerdì mattina ricevetti l'invito da parte di Tom e Querceto per andare a vedere un film che aveva catturato la nostra attenzione qualche settimana fa. Per problemi di orario Sam non sarebbe riuscito a venire ed io, pensando che lui approfittasse della ormai frequente compagnia di Timone, accettai l'invito di una serata cinematografica con i due amici.
Ma più tardi, quando seppi che Sam e Timone non si sarebbero visti, i sensi di colpa iniziarono ad attanagliarmi e lì realizzai di aver compiuto il mio PDAS. Riuscì comunque a godermi la serata che si concluse, tanto per non fare tardi alla bellezza delle 4.
La sera seguente, come ormai mia abitudine da settimane, andai nuovamente al Borgo con Tom e Querceto, entrambi particolarmente accaldati nonostante un tempo che minacciava pioggia. Durante un incontro ravvicinato tra Tom ed una sua vecchia conoscenza risalente a qualche mese fa ai Magazzini, approfittai per aiutare Querceto in nuove conoscenze con l'altro sesso, visto che con me non si aveva ancora concluso nulla. Incappammo in tre ragazze, carine, di 18 anni, simpatiche, e disponibili a dare baci a stampo a etero sconosciuti; ma una di loro andò oltre e ci mise pure la lingua.
Avendo fatto contento il mio amico, dopo uno scambio di cellulari e contatti Facebook, tornammo da Tom che invece si era infilato in un gruppo di ragazze e ragazzi non si sa bene se etero o gay. Dopo pochi minuti infatti mi resi conto di essere finito in un mondo perverso, dove ci si dava baci a 3, le ragazze etero si baciavano, i ragazzi gay limonavano ragazze e non sembravano esistere gusti sessuali o criteri di selezione... Io, com'è giusto che fosse di fronte a certi spettacoli raccapriccianti, rimasi profondamente scioccato.
Superai il trauma solo a fine serata, quando Tom mi diede il suo risultato finale: 6 ragazzi e 2 ragazze. Si stava peggiorando sempre più, notai, ma la cosa grave fu la domanda che mi pose quando il mio viso stralunato rimase a bocca aperta di fronte alle sue innocenti conquiste: "Sei geloso?".
Mi infuriai all'istante; possibile che non capisse quanto fosse stupido quello che stava facendo? Possibile che le serate in discoteca si dovessero ridurre ad un semplice numero? Così, mentre i numeri dei suoi baci si alzavano, quello dei minuti trascorsi con me e Querceto diminuiva: che senso aveva continuare ad uscire assieme?
Per la prima volta dall'inizio della mia amicizia con Tom e Querceto tornai a casa rassegnato: quella era la loro felicità, e purtroppo non sarebbero state sufficienti serate al cinema, confidenze o aiuti in momenti critici a far cambiare loro idea. Evidentemente stavo percorrendo una strada in controcorrente oltre che sbagliata; così come mi sbagliavo quando pensavo che con il fidanzamento di Sam le cose con lui non sarebbero cambiate, così come quando credevo che Querceto potesse convertirsi, così come quando speravo che le amicizie vincessero sulle relazioni.
Ed ora che tutto quello in cui credevo era andato in mille pezzi, non avevo la più pallida idea su quale sarebbe stata la mia prossima mossa o su come mi sarei comportato: volevo sparire e smettere di pensare a numeri, baci, tipi e serate. Querceto compreso.

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