lunedì 29 novembre 2010

Clementia e l'Etero-Gay

Oggi la mia amica Clementia mi ha raccontato ogni minimo dettaglio del suo weekend.
Eravamo in UniBi, presi a studiare (come sempre ultimamente) uno dei noiosi libri dagli argomenti inutili per chi, come me, aspira a diventare un giornalista di tendenze e società, e lei ha iniziato a elencare con ordine ogni minimo dettaglio del suo sabato notte. A dire il vero, sono due le cose che Clementia non fa da tanto tempo:
- una serata devastante in discoteca (ormai rare per via del mio lavoro la domenica mattina);
- del buon sesso con un ragazzo che non sia un tappetino (per inciso, gli ultimi 2 erano degli zerbini privi del minimo senso di autonomia e risalgono a quasi un anno fa);
Sabato notte, arrivò a farne una e mezza.

Rassegnata per l'ennesimo spostamento che Aspirante Carrie Bradshaw era stato costretto a siglare dopo la promessa di un sabato sera ai Magazzini, Clementia aveva a disposizione un gemello/coinquilino che, deciso a non buttare via i suoi migliori anni e la possibilità di nuove conoscenze, aveva già in programma una serata in discoteca in compagnia di un suo vecchio amico, tale Luke, particolarmente carino, di Trento, e già apprezzato in passato da parecchie ragazze. La mia amica non poteva comportarsi da asociale e trascorrere un nuovo sabato nel suo appartamento milanese: accettò l'invito e si aggregò all'allegra coppia. Ma quello non fu l'unica cosa che accettò. Accettò un drink che poi, nel corso delle ore successive, le venne offerto a più non posso da nuovi improbabili amici conosciuti al momento e anch'essi ubriachi. E poi un altro. E poi ancora un altro. E infine un altro ancora. 
Risultato fu una ragazza un pò troppo barcollante che alle 4/4e30 del mattino torna a casa insonnolita per via dell'alcool e che, non si sa perchè, è costretta ad ospitare nel suo letto anche il "malcapitato" Luke. Ovviamente Clementia mi riportò di non aver fatto assolutamente nulla durante la notte, non sarebbe stato nelle sue corde, ma almeno anche metà del punto 2 l'aveva fatto: era riuscita dormire nello stesso letto di un ragazzo carino e per niente tappetino, sebbene lui non avrebbe disdegnato anche una conoscenza un pò più approfondita. Eppure il punto era proprio questo: a Clementia era balneato per la mente l'idea che Luke potesse essere gay. Il motivo? Un cd in macchina con le canzoni di Tiziano Ferro (ormai icona gay), il concludere ogni sms al suo gemello con un "TVB", offendersi perchè il suo gemello non si faceva vivo, un pigiama con i cuori. "Possibile che fosse gay?" si chiedeva la malcapitata, eppure aveva avuto parecchie ex fidanzate molto più che belle!

Evidentemente la mia amica ignorava una cosa; negli ultimi tempi a Milano e non solo, si stanno affermando due specie di ragazzi: i gay-etero, e gli etero-gay. L'etero-gay era quella tipologia di uomini eterosessuali che, per via di una eccessiva esposizione a lampade, shopping e Uomini&Donne, aveva raffinato il loro modo di fare tanto da confondersi con il lato gaio della società. Un gay-etero, invece, non era altro che un ragazzo dai gusti omosessuali, ma con le movenze, i gusti e l'abbigliamento di un eterosessuale (un esempio: Timone). Se nel primo caso si trattava di una categoria palesemente in crescita e Luke ne poteva far benissimo parte, nel secondo invece no. Purtroppo, per noi ragazzi con uno spiccato senso gaio passivo, tra i numerosi problemi a cui dobbiamo far fronte c'è anche quello della mancanza di "papabili" corteggiatori attivi e maschili che siano decenti fisicamente, single e soprattutto sotto i 30 anni. Come se il resto non fosse già sufficientemente complicato.
Clementia è solo una delle centinaia di ragazze etero che, reduci da un weekend mondano, si trovano a fare i conti con questi nuovi uomini al passo con i tempi, noi ragazzi gai, invece, ci abbiamo a che fare sin dal primo giorno in cui abbiamo scoperto che gli attivi sono decisamente molto meno dei passivi.

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