martedì 16 novembre 2010

Controindicazioni

Da circa poco più di un mese Aspirante Carrie Bradshaw si muove come un equilibrista che al circo si ritrova a camminare su un filo all'altezza di 3 metri: cerca di non cadere per mantenere l'equilibrio, ma le continue oscillazioni lo rendono particolarmente goffo.
Io, con amici da vedere, un lavoro da mantenere, ed 8 esami rimasti da dare entro settembre 2011, stavo invece facendo i conti con il mio barcamenarmi tra un impegno e l'altro senza lasciare insoddisfatto nessuno, ma a quanto pare, anche questo tipo di sforzo ha le sue controindicazioni.
Sabato pomeriggio. Aspirante Carrie Bradshaw ha diverse opzioni per il suo sabato sera: andare a ballare al Trip, una serata tranquilla al Moma a base di drink leggeri, tornare per l'ennesima volta allo Stand Up oppure seguire la strada del devasto e recarmi con Clementia a Milano per una serata memorabile. Unica certezza era la compagnia di Xander, Vanish e, probabilmente di Sam, che ancora doveva decidere se vedersi o no con Timone. Dopo diverse telefonate l'ipotesi più gettonata sembrava questa: preserata al Moma, a base di Cosmopolitan o di qualsiasi altro cocktail mi potesse far dimenticare la quantità di pagine da studiare, e nottata di danze e drink allo Stand Up, cioè quello che ci voleva dopo un'intera settimana di ansie, corse e schemi accademici. Eppure alle 19, Xander mi diede la lieta novella: lui e Vanish preferivano rimanere in compagnia delle loro amiche lesbiche ed estendevano l'invito anche a me. Potevo scegliere, o trascorrevo l'intera serata con ragazze che parlavano di altre ragazze che si erano limonate la sera precedente e di cui a me non interessava nulla, oppure rendevo onore al sabato sera ed allo studente modello che c'era in me e rimanevo a casa a schematizzare l'ultimo capitolo del libro in vista di un esame del 15 dicembre. E la seconda opzione fu quella che ebbe il sopravvento, complice anche un caminetto scoppiettante che mi avrebbe tenuto al caldo. Augurai tanto alcool e divertimento a Xander e scrissi un sms a Sam, dicendogli che avrebbe potuto godere della compagnia del suo amato Timone, giusto per trascorrere l'ennesima serata romantica in due anzichè tre.
Pensavo che il mio caro amico mi ringraziasse, eppure ricevetti un sms in cui venivo accusato di averli voluti "tagliar fuori" (cit.) dai miei programmi mondani e con l'impegno di un chiarimento tra me e Sam, il quale sosteneva che il suo caro amico Aspirante Carrie Bradshaw iniziava a risentire del tempo che lui dedicava al suo fidanzato. Rimasi scioccato.

Poco più tardi, rimasto a casa ed ancora amareggiato per l'abbandono di Xander ma soprattutto per l'sms di Sam, non potei fare a meno di pensare alle controindicazioni che il mio nuovo stile di vita mi stava portando ed a quelle che, di conseguenza, venivano innescate in tutte le persone che mi circondavano: rinunciare a serate in discoteca in nome del Sacro Vincolo Dello Studio, programmi mondani limitati per via del lavoro, serate infrasettimanali in casa, amici che attribuivano le mie assenze a risentimenti verso il proprio ragazzo, discussioni circa le nuove preoccupazioni, l'omissione di certi episodi clamorosi (vedi l'incontro con il Carabiniere)... E lì, a mezzanotte, seduto di fronte al camino acceso e con la testa china su fogli ed appunti, non potevo fare a meno di chiedermi: il mio cambiamento era davvero dovuto al mio impegno? Oppure ero solo io, che mi nascondevo dietro a frenesia e diligenza, e non aveva il coraggio di vedere che in realtà le cose stavano cambiando e che tutti, prima o poi, hanno dei problemi da affrontare?
Per tutto il giorno seguente, durante le 8 ore di lavoro, e per il lunedì che trascorsi in UniBi con Clementia, rimasi convinto che questo era il prezzo da pagare per una vita impegnata come quella che volevo: stava a chi mi era vicino, capire me, i miei compiti, le mie esigenze e che per il momento avevo altro a cui pensare.
Ma poi Clementia prese la palla al balzo e mi fece ragionare. Si trattava del mio migliore amico, di colui che quando mi chiudevo nei bagni del Borgo in lacrime perchè avevo visto certe persone mi era vicino, di colui che da circa un anno e mezzo mi stava dando più di quanto io avessi dato a lui... gli impegni non c'entravano. Si trattava di me e lui. Punto.
Rientrando da Milano, mentre ero in treno, incappai in un ragazzo gay, dai modi tanto assurdi quanto comuni in tutte quelle persone che io e Sam avevamo osservato deridendo durante le nostre uscite. Ed improvvisamente sentii il bisogno di scrivergli.
Questa era la controindicazione per un pomeriggio con Clementia e una buona amicizia: non importa chi ha ragione o torto o a chi tocchi scrivere per primo, a volte bisogna anche andare oltre.

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