martedì 14 dicembre 2010

I Am The Gang

Da circa qualche sabato Aspirante Carrie Bradshaw brancolava nel buio in quanto uscite e nottate in discoteca.
Con Sam ormai dedito alla vita di coppia, e dopo una nottata allo Stand Up con Xander in cui ero incappato in un amichevole Marco, avevo intenzione di trascorrere il weekend tranquillamente, studiando a casa ed evitando di mettere piede nel freddo tipico di dicembre.
Eppure il pomeriggio ricevetti l'invito da Vanish per andare a fare baldoria in compagnia sua, di Xander e della mia adorata Chicca, la mia amica recentemente tornata da un anno sabbatico trascorso in Australia alle prese con lavori improbabili ed incontri singolari. E dato che da più di un anno ormai non facevo serate con quest'ultima decisi di accettare.
Arrivai all'appuntamento con mezz'ora di ritardo. Evidentemente mettersi in tiro per uscire il sabato sera non mi veniva più così facile dopo parecchi sabati casalinghi o allo Stand Up, ma mi resi poi conto che valeva davvero la pena sfruttare i vestiti dell'armadio che ancora non avevo inaugurato. Anche perchè non potevo mostrarmi inadeguato alla mia prima serata con la mia amica che ormai aveva acquisito il termine di paragone australiano in fatto di abbigliamento. Ma soprattutto: avevo il sentore che quella sera avrei rivisto una vecchia conoscenza, tale Alessandro, che da quel lontano settembre al Borgo, avevo solo intravisto su Facebook.
Andammo tutti al We Are The Gang, un locale poco distante da Milano ma che sembrava avere la stessa prerogativa del Toilet: non era arredato come l'interno di un WC, ma aveva una clientela parecchio interessante. Si trattava di ragazzi alternativi, un pò fighetti, con un gusto per la musica che si scostava parecchio dagli attuali canoni commerciali (vedi: Lady Gaga&co) e prediligeva uno stile British. Per un attimo, appena entrato, mi parve di essere finito in un tipico locale da video musicale londinese, gente stilosa, intenta a ballare, bere, fumare, ed in pochi minuti mi sfilarono davanti ben 7 capi che all'H&M e Zara avevo etichettato come "eccentrici". Lì c'era chi osava.
Non importava se erano gay, bisex o etero. Era come se fossi caduto indietro di 20 anni. Un pò come Carrie Bradshaw, giovane, nello Studio 54 di New York, dove ogni sera stili e generi diversi si mischiavano in un'unica pista.
Venni ispirato dal clima, dalle mie sigarette, dal cocktail, da Chicca e dalla musica, ballai e iniziai a notare come tutto senza etichette, sguardi o preoccupazioni fosse meglio. Lì, accanto a me, c'erano persone che volevano solo divertirsi. Ed il pensiero di Alessandro fu solo un lontano ricordo.
Il DJ mise una delle mie canzoni preferite "Dancing with myself" e niente mi sembrò poter andare meglio; ero in un posto fantastico, c'erano Xander, Vanish e Chicca con me, avevo notato parecchi ragazzi carini (e non pienamente etero) e poco importava se il giorno seguente sarei dovuto andare al lavoro. Dovevo godermela.
E lì, in mezzo alla pista, Xander mi fece un segno. Eccolo lì, Alessandro, in tutto il suo splendore.
Ballava con la sua amica, la stessa che avevo conosciuto al Borgo a settembre, e subito, per la sorpresa, corsi a nascondermi. Era stato già sufficientemente ridicolo conoscerlo la sera in cui mi ero ubriacato a più non posso. Non potevo farmi vedere nei suoi locali. Punto.
Ma poco più tardi una mano mi afferrò il braccio, e me lo ritrovai faccia a faccia. Uscimmo a fumare, e decisi così di mettere in piedi la mia solita rappresentazione con chi invece mi interessava: Aspirante Carrie Bradshaw in "No, tu non mi piaci e voglio fare l'acido con te, gnè". Rimanemmo a parlare per una buona mezz'ora, Xander tentò di mandare all'aria la mia recita, conobbi una sua nuova amica, e poi, dopo mille provocazioni verso di lui, se ne andò a casa.
Continuai la mia serata. Alle 3e30, ovvero il coprifuoco da me prestabilito per le notti in discoteca da quando vado a lavorare, la musica finì e ce ne tornammo tutti a casa con tante foto sulla coscienza.
Fui fiero della mia performance; anche se ero in un posto dove tutti facevano di tutto per essere loro stessi, io avevo finto di non avere il benchè minimo interesse per un ragazzo. 
Questo era il We Are The Gang per me. Di certo devo ritornarci.

2 commenti:

  1. Vergogna...... tradire così la tua amica.......................... -.-"

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  2. Non ti azzardare mai più a chiedermi di uscire. Abbiamo chiuso. Punto.
    By ex-migliore-amica-che-ti-è-sempre-rimasta-vicina-quando-gli-altri-non-l-hanno-fatto.

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