lunedì 19 aprile 2010

Buche "borgare"

A differenza di quanto avevo stabilito in settimana, alla fine domenica sera andai al Borgo. Dopo un sabato sera tranquillo a cena con Lou* e Sam in cui parlammo, tra l'altro, della mia situazione sul web con il genovese, decisi che forse rimettersi in gioco non sarebbe stato poi tanto male. Specialmente se il tuo compleanno, sempre più vicino, ti ricorda che il tempo a tua disposizione per certi "divertimenti" sta inesorabilmente scadendo.
Visti gli impegni di Lou* e Sam, Aspirante Carrie Bradshaw dovette cercare non un altro amico, bensì un accompagnatore: a lui il compito di farmi compagnia mentre sarei stato alle prese con la ricerca del genovese, perchè solo ed esclusivamente per il genovese stavo organizzando tutto questo. La scelta ricadde su una vecchia conoscenza, tale Dior, che solo recentemente era tornata a farsi viva dopo anni e con cui da qualche settimana era in programma una serata con me e Sam. Quale occasione migliore? La domenica pomeriggio, all'oscuro di tutto, Dior si offrì gentilmente di trascorrere una domenica borgara con il sottoscritto.
Mentre mi preparavo, sicuro di me e su cosa avrei indossato, non potei fare a meno di chiedermi se in effetti sapevo in cosa mi sarei imbattuto nella mia prima serata in discoteca senza Sam, la prima in cui uscivo con Dior e la seconda in cui c'era la possibilità di incappare in Giacomo. Ma sapevo che andarci era la soluzione migliore se non volevo trascorrere la settimana successiva autopunendomi per essere fuggito a certe opportunità. E andai.

Appena arrivato al Borgo mi avvicinai immediatamente al bancone per un drink, giusto per non sfigurare in caso di brutti incontri e darmi quella disinvoltura che tanto mi mancava. La compagnia di Dior si rivelò piacevole e già dopo qualche giro ebbi modo di incappare in facce già conosciute, alcune nuove e in altre che avrei preferito vivamente evitare. Tra una conversazione e l'altra io e Dior continuammo il nostro giro, i drink sempre più pesanti mi rendevano sempre più euforico ed ogni pensiero su Giacomo sembrava svanito.
Quando però intorno all'1e30 circa realizzai che anche quella volta il genovese mi aveva dato "buca", capì che lo stupido, in mezzo a tutti quei ragazzini petulanti, ero solo io: che senso aveva cercare di mantenere una dignità se poi bastava un tizio conosciuto su Facebook a farmela perdere? Stavo sbagliando tutto?
Accusai il colpo ma, forse per l'alcool, forse per Dior o forse perchè abituato a queste "buche borgare" non piansi e riuscì comunque a rimanere sereno.

La mattina seguente, accendendo Facebook, trovai un messaggio in posta; non era di Giacomo, ma di Sam.
Si trattava di un link in cui descriveva il suo migliore amico Aspirante Carrie Bradshaw come "insostituibile"; e lì le delusioni sulla sera precedente scomparvero forse, pensai, qualcosa di buono lo stavo facendo.

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