sabato 17 luglio 2010

Aspirante Carrie Bradshaw eterno indeciso

Martedì ebbi il cosiddetto "primo appuntamento" con Marco: aperitivo in riva al lago, pizza in riva al lago e, per finire, drink ancora in riva al lago. La cosa strana però fu che non scoccò nessun bacio. Abituato com'ero a primi incontri dove subito si faceva di tutto e di più, iniziai a chiedermi se questo facesse parte del suo approccio o se probabilmente non gli piacessi.
Optai per la seconda opzione quando, scrivendogli un breve sms di ringraziamento, non ricevetti risposta. Pensai che non fosse stata una buona serata per lui forse, ma il giorno dopo mi scrisse di aver dimenticato il cellulare in macchina e che per lui si sarebbe potuto replicare una nuova uscita.
Il secondo appuntamento con Marco avvenne un caldo venerdì sera, io ero reduce da un'intensa giornata in piscina, lui da un battesimo. Per festeggiare l'incontro mi portò in un locale in collina, con piscina e vista lago: e lì il mio cavaliere acquisì diversi punti.
In compagnia di un Cosmopolitan (da lui gentilmente offertomi) e di una sigaretta toccai un tasto delicato: ovvero ciò che io pensavo di lui. Dichiarai subito le mie difficoltà nel capirlo, nell'inquadrare le sue intenzioni e soprattutto le sue idee su di me, la sua stranezza e la sua mancanza di iniziativa nel baciare le persone. Lui rispose che io non avevo lasciato intendere alcuna buona predisposizione nei suoi confronti e che quindi qualsiasi gesto ulteriore sarebbe stato per me invadente. L'ambiente così coinvolgente, sotto il cielo stellato, la piscina ed il lago sotto di noi, e il deejay che metteva "I gotta feeling" mi portarono a smentire le sue preoccupazioni. Gli stavo dando il "via libera"; avrebbe saputo sfruttare il momento opportuno quella sera?
All'1 decidemmo di lasciare il party e di affrontare una passeggiata sul lago bevendo dei semplici drink analcolici, finchè alle 2e30, con i locali prossimi alla chiusura e coppiette intente in effusioni romantiche in panchine isolate, mi riportò alla macchina.
E fu al termine della serata che Aspirante Carrie Bradshaw capì di essere eternamente indeciso. Parlando, fumando e commentandoci vicendevolmente, notai che Marco si stava lasciando andare: si avvicinava, provocava, abbassava il sedile della sua Mini.... Finchè ad un certo punto, a pochi centimetri da me, con un "Quindi ora tocca a me prendere l'iniziativa", mi trovavo di fronte a quello che poco prima avevo auspicato. Improvvisamente un senso di soffocamento mi bloccò: Era davvero lui la persona che faceva per me? Oppure mi stavo solo accontentando? E lì, con la sua faccia davanti alla mia, in piena notte e con il vento che accarezzava i nostri volti, realizzai che non sarebbe mai potuto essere un mio papabile ragazzo e mi ritrassi vergognosamente. Cercai di fumare per avere la scusa della bocca occupata ed in pochi minuti abbandonai la macchina.
Tornando a casa ricevetti un suo messaggio di buonanotte; mi ero messo in un pasticcio: fino a 3 ore prima avevo lasciato intendere che ero in attesa di un suo gesto, ed ora che aveva preso l'iniziativa avevo capito che non mi interessava più. Mi ero ficcato in un bel pasticcio.
Per la prima volta, quella notte, presi coscienza che forse il problema non erano solo i ragazzi, ma che anche Aspirante Carrie Bradshaw eterno indeciso ci metteva decisamente del suo per complicare ulteriormente le cose. Complimenti a me.

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