lunedì 12 luglio 2010

Quando il Web diventa realtà

Nel Post precedente avevo accennato ad una nuova conoscenza che, nata sul Web, sarebbe potuta diventare realtà. E sabato sera fu così.
Sabato pomeriggio, accaldato da un'afa spietata, stavo scambiando al pc qualche battuta con Marco finchè, non appena mi disse che quella sera sarebbe rimasto a casa solo soletto, non mi scappò un invito ad uscire con me, Sam e Timone, quest'ultimo nuovamente autoinvitatosi ad un incontro tra amiche. D'altronde, pensai, pur di non fare il candelino al mio migliore amico e Consorte, ero disposto a trovare qualsiasi argomento di conversazione con il nuovo conoscente.
A circa metà pomeriggio però, all'allegra combriccola si aggiunse anche l'Adorata Cugina, orfana dall'Amato Fidanzato che era partito per un soggiorno tra le Alpi francesi, e lì mi fu subito chiaro che non sarebbe stata una serata facile: cercare di far socializzare persone sconosciute così diverse tra loro non solo è un grande impegno, ma anche un notevole rischio di rovina per la serata allo Stand Up.
Alle 22e15 io incontrai (per la prima volta dal vivo) Marco, parlammo per qualche minuto, giusto il tempo che l'Adorata Cugina passasse a prenderci, ed in breve giungemmo al Moma per un drink in compagnia di Sam e Timone.
E fu proprio al Moma che Marco iniziò a preoccuparmi: si estraniava dai nostri discorsi per rispondere a messaggi delle sue amiche, si assentava con ogni minima scusa, partecipava poco alle conversazioni... Pensai che avesse bisogno di scaldarsi un pò, ma allo Stand Up la situazione non migliorò: con la scusa di andare a prendere un drink spariva, prediligeva starsene solo a fumare sigarette e, persino in pista, si era assentato dicendo di voler andare in bagno. Che diavolo aveva?
Irritato per un atteggiamento tanto sgarbato e dispiaciuto per la serata sempre più prossima alla disfatta, decisi di affrontarlo. Lo presi da parte, gli parlai e gli chiesi se si trovasse a disagio con noi. Lui, come normale che fosse, negò tutto e cercò di godere degli sgoccioli della nottata.
Alle 3e40 uscimmo dallo Stand Up ed io dentro di me continuavo a maledire la mia gentilezza nell'aver invitato quello strano ragazzo con noi. Non solo aveva altamente deluso le mie aspettative caratterialmente, ma non sembrava minimamente essere turbato su quanto il suo comportamento avesse causato. Deciso però a voler indagare ancora, presi la scusa di una sigaretta per rimanere solo con lui quando l'Adorata Cugina ci riportò a casa, ed iniziammo a parlare.
La nostra conversazione continuò fino alle 5e30, esattamente fino all'ora in cui la mia testa continuò a chiedersi se in fondo dietro a tutte quelle parole su politica, giornali e religione ci fosse qualcosa di più. Ma non successe nulla. Probabilmente i suoi gesti disinteressati e vaghi significavano davvero quello che temevo.
Inseguì queste convinzioni per tutto il giorno successivo, quando andai nella Maestosa Villa dell'Adorata Cugina per un bagno in piscina che poi continuò con una cena e dvd. Ma proprio mentre stavo tornando a casa, mi arrivò un messaggio di Marco con scritto che mi stava aspettando al pc, doveva parlarmi. Arrivato a casa ci sentimmo e, commentando la serata, approfittò per lasciarsi andare ad una serie di complimenti insperati che sfociarono in un invito a cena per quel martedì.
Probabilmente sabato non si era espresso bene a gesti e atteggiamenti, ma a parole era stato in grado di prendere un mano, sorprendentemente, la situazione. Che la mia conoscenza virtuale stesse diventando qualcosa di più di un semplice passatempo? Ne dubitavo; ero sempre stato talmente snob verso il Web che non sarebbe bastato un Marco a farmi cambiare idea. Nel frattempo però avevo sempre un nuovo appuntamento.

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