sabato 29 maggio 2010

Il momento giusto

Mentre il mio weekend in perfetto stile milanese stava iniziando, non potei fare a meno di riflettere sulla settimana che invece stava giungendo al termine.
Sebbene fossi stato preso dalla preparazione di un esame con cui riconfermare la mia media accademica, in un modo o nell'altro trovavo sempre il modo di sentire Tom e Querceto mentre i momenti solo con Sam si facevano sempre più rari. Se a ciò poi si aggiungevano due pomeriggi di shopping in cui non avevo trovato nient'altro che potesse soddisfarmi (eccetto un nuovo paio di jeans) allora lo stress si accumulava sempre più. Ma fu proprio durante uno di questi pomeriggi di shopping che un'incognita iniziò ad entrarmi in testa.
Govedì pomeriggio, mentre mi aggiravo con Clementia in Duomo, Sam mi scrisse un sms in cui mi raccontava di aver detto la Fatidica Parola a Timone, il quale, una settimana prima, l'aveva pronunciata a sua volta. Niente di strano forse, ma subito iniziai a chiedermi quale potesse essere il momento giusto in una relazione in cui dire "ti amo" fosse esplicitabile. Nel loro caso si trattava di poco più di un mese, ma in altri la conoscenza sfiorava a malapena le 3 settimane. Si poteva davvero parlare di Amore in così poco tempo? Oppure si stava correndo troppo?
Cercai di fare mente locale di tutte le coppie che avevo conosciuto, in cui il "ti amo" era stato esplicitato per la prima volta dopo 4 mesi o più di frequentazione: non me ne venne in mente nessuna. Rimasi esterrefatto; ma soprattutto iniziai a pensare che quella parola potesse essere quasi un espediente un pò più furbo con cui la metà più infatuata della coppia cerca di legare maggiormente a sè il partner. Un 'etichetta con cui attestare la certezza della propria attrazione. Non che si tratti di un meccanismo subdolo o conscio, ma qualcosa mi diceva che in molti casi era così.
Vero è che non è possibile stabilire con precisione un momento universalmente valido per dire "ti amo" e che tutti hanno i loro ritmi, ma il fatto che in molti casi le parti della coppia si siano trovati concordi nell'affermare il proprio amore nello stesso arco di tempo (con al massimo qualche settimana di differenza) non poteva essere una casualità. Evidentemente l'esposizione di uno, comportava di conseguenza l'innamoramento anche dell'altro.
Insomma: tanti "ti amo" ma poco vero Amore? Chi può dirlo; l'unica cosa certa è che dire "ti amo" è facile, il difficile è quello che viene dopo.

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